Mastoplastica Additiva

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Informazioni sull'intervento

E' uno degli interventi maggiormente richiesti. E' l'intervento necessario per migliorare taglia e forma del seno. Grazie all'utilizzo di protesi mammarie che possono essere di forma e taglia diverse si soddisfano le diverse aspettative delle pazienti. E' un intervento che interessa una fascia di età molto larga (dai 18 ai 55-60 anni).

Durata

1 ora

Anestesia

Locale/Generale

Ripresa

5 giorni

Controllo

1 settimana primo controllo 2 settimane secondo controllo 4 settimane terzo controllo

I risultati

Queste pazienti hanno chiaramente esigenze diverse: le più giovani vogliono un seno più pieno e prosperoso mentre le meno giovani richiedono semplicemente di riempire un seno svuotato per l’età o in seguito a una gravidanza.

Il seno è un elemento estremamente importante per una donna. Simbolo di femminilità e prosperità il seno può donare o togliere molto alla figura femminile. Questo intervento dovrà quindi creare armonia là dove non c’è. Dovrà riempire ma senza creare sproporzioni.

Per questo motivo insisto sempre sulla necessità di ottenere risultati quanto più naturali possibile.
Dedico moltissimo tempo alle visite con le mie pazienti in quanto prima di effettuare tali interventi voglio capire esattamente quali siano le aspettative e le esigenze di ogni singola paziente, ed in base alle diverse esigenze, utilizzerò protesi e tecniche differenti.

Le protesi mammarie oltre ad essere di forma e taglia diversa potranno essere posizionate sotto la ghiandola mammaria o sotto il muscolo pettorale, ottenendo così forme e volumi diversi.
Considero questo intervento come un mosaico in cui tanti elementi devono combaciare insieme: le protesi mammarie sono solo una parte del mosaico, la cosa più impèortante è come utilizzare i tessuti per costruire il mosaico… in pazienti magre la protesi dovrà andare sotto al muscolo, mentre nel caso di seni leggermente cadenti sarà meglio posizionare le protesi sotto ghiandola per ottenere un effetto lifting… e così via.

Anche per la cicatrice ci sono opzioni diverse: dall’areola, dal cavo ascellare o dal solco sottomammario. In realtà però la cicatrice che quasi sempre raccomando è quella periareolare. Tale cicatrice guarisce molto bene e dopo poche settimane diventa quasi invisibile. La cicatrice periareolare non comporta maggiori rischi rispetto alle altre ed è in assoluto quella che guarisce prima.

Questo intervento può essere effettuato in day hospital, in anestesia totale o anche locale con sedazione. La durata dell’intervento è piuttosto breve ed anche il decorso postoperatorio è piuttosto semplice: una settimana per rimuovere i punti di sutura e per tornare alla vita di tutti i giorni; quattro settimane prima di poter fare sport; per quattro settimane bisognerà utilizzare un reggiseno sostenitivo.

E’ un intervento di estremo successo.

Post Operatorio

Riposo assoluto per la prima settimana durante la quale bisognerà: evitare sforzi di qualsiasi tipo; evitare di alzare le braccia verso l’alto; non guidare l’auto, non bagnare le cicatrici; non toccare la medicazione; non dormire a pancia sotto né sui fianchi; indossare il reggiseno fasciante; assumere i farmaci prescritti.

Dopo sette giorni dall’intervento farete la prima visita di controllo durante la quale i punti di sutura verranno rimossi e dopo la quale si potrà tornare al lavoro, evitando sempre gli sforzi eccessivi.


Per le quattro settimane successive all’intervento, indossare il reggiseno fasciante notte e giorno ed evitare sforzi eccessivi.
Dopo quattro settimane farete la seconda visita di controllo dopo la quale vi potrete ritenere completamente guarite e potrete tornare anche all’attività sportiva.

A questo punto non sarà più necessario utilizzare il reggiseno fasciante. In questa fase dovrete cominciare a massaggiare quotidianamente i seni, muovendoli in senso orario ed antiorario. 

Per i primi sei mesi non usare reggiseni con ferretto e non prendere sole sulle cicatrici.


Dopo i primi sei mesi: visita di controllo finale.

FAQ

La procedura che è necessario seguire per la preparazione a un intervento di mastoplastica additiva è molto semplice: il giorno dell’operazione, bisogna essere a digiuno. Inoltre, è opportuno che il corpo sia privo di creme e che le unghie non siano smaltate. 

Un professionista esperto non ha bisogno di più di un’ora di tempo per una mastoplastica additiva standard, che richiede il posizionamento delle protesi all’interno di una tasca che può essere sottoghiandolare , sottomuscolare o biplanare dual plane

In genere non c’è bisogno di anestesia generale, e quindi si evita l’intubazione, che è comunque una pratica traumatica, ma si ricorre a una sedazione anestesiologicamente assistita, grazie alla quale nel post-operatorio la paziente ha la possibilità di riprendersi in tempi decisamente rapidi. Per questo il ritorno a casa è garantito già nel giro di poche ore.

In base alle diverse caratteristiche anatomiche delle pazienti La mastoplastica additiva può essere eseguita con diverse tecniche chirurgiche. Nello specifico , la tasca mammaria dove verrà alloggiata la protesi potrà essere: 

1) dual plane, a cui abbiamo fatto cenno in precedenza, è in grado di garantire un risultato duraturo e al tempo stesso naturale sia alla vista che al tatto. Si tratta di una soluzione all’ avanguardia che assicura una adeguata copertura della protesi , che non si noterà, ed una morbidezza al tatto molto naturale.

2) retroghiandolare, sempre a condizione che il tessuto mammario abbia uno spessore tale da consentirlo: in tal caso la protesi è posizionata sopra il muscolo, dietro il tessuto mammario. 

3) mastoplastica retromuscolare, invece, si colloca la protesi mammaria dietro al grande pettorale: ciò permette di ottenere un seno dall’aspetto naturale, con la scollatura che non lascia intravvedere i margini delle protesi. Tale tecnica è raccomandata quando il tessuto sottocutaneo e mammario ha uno spessore particolarmente contenuto.

Il decorso post-operatorio è generalmente indolore o poco doloroso, ma può comunque essere fonte di disagi: è necessario che la paziente indossi  per 4 settimane uno speciale reggiseno di tipo medicale che verrà fornito solitamente dal vostro chirurgo plastico . Questo va tenuto sempre, sia di giorno che di notte, per 30  giorni. Poi, nei venti giorni successivi la si può indossare solo di notte. Lo scopo è quello di fare in modo che la protesi si fissi come necessario all’interno della loggia che il chirurgo ha realizzato. 

Va detto, comunque, che dopo una mastoplastica additiva si possono riprendere tutte le normali attività sociali nel giro di 24 ore. Qualche accortezza in più ci vuole per l’utilizzo completo delle braccia: prima di tornare a fare sport o di sollevare pesi occorre aspettare alcune settimane.

Se dopo l’intervento il seno sembra più duro e gonfio, non si ha nulla di cui preoccuparsi: è normale che sia così. A mano a mano che il tempo passa, esso assumerà la conformazione desiderata, sempre che si rispettino le indicazioni fornite. 

L’autopalpazione resta comunque possibile, dal momento che la protesi si trova dietro il tessuto ghiandolare.

Rivolgiti al miglior chirurgo plastico mastoplastica additiva per avere la certezza di un risultato impeccabile!

Si tratta in realtà di una leggenda metropolitana, secondo cui le protesi potrebbero esplodere in volo a causa dell’aumento della pressione atmosferica; in realtà all’interno di un aereo il livello della pressione atmosferica non si modifica in base all’altezza alla quale ci si trova. Va detto, d’altra parte, che le protesi vengono realizzate con una elevata capacità di resistenza in grado di tollerare repentine modifiche del livello di pressione atmosferica. 

Una simile ipotesi – dunque – può essere tranquillamente esclusa. 

Nei 9 mesi di gestazione i seni sottoposti a mastoplastica additiva si comporteranno come un seno non operato e quindi tenderanno ad aumentare di volume e, anche per essi, avverranno tutti cambiamenti che si hanno solitamente in gravidanza. 

La mastoplastica additiva non compromette l’allattamento, in quanto le protesi non impediscono alla ghiandola mammaria di produrre il latte. In tal senso, dunque, non esistono controindicazioni. 

Un seno aumentato con la tecnica della mastoplastica additiva si presenta del tutto simile a un seno naturale, purché: 

  • le protesi inserite presentino forma e dimensioni adatte al corpo della paziente
  • siano collocate nella giusta tasca mammaria per la paziente in questione.
  • non si abbiano complicanze post operatorie, come la già citata contrattura capsulare.

Quando le protesi sono posizionate nella maniera giusta e non si sono verificate reazioni avverse (come la contrattura capsulare o la rottura delle protesi), il seno risulta essere molto naturale. 

L’operazione di mastoplastica additiva, nella stragrande maggioranza dei casi, non comporta rischi di alcun tipo. Come qualsiasi altra soluzione chirurgica, tuttavia, può determinare complicanze sia di tipo generico che specifico; la più diffusa è la contrattura capsulare, ovvero la rottura delle protesi in silicone, a una sola mammella o a entrambe. 

La contrattura può essere di tipo lieve e, in questo caso, non sarà necessario un nuovo intervento, o di tipo grave, in tal caso invece potrebbe essere indispensabile una ulteriore operazione per sostituire il dispositivo protesico.   

Va sottolineato tuttavia che, grazie ai materiali innovativi che oggi vengono impiegati per l’intervento, questo imprevisto è sempre più raro.

Dopo l’inserimento delle protesi mammarie è possibile sottoporsi senza problemi agli esami diagnostici, intendendo per essi ecografie, mammografie o risonanza magnetica. Essi saranno sempre in grado di restituire immagini nitide del tessuto mammario.

Questo tipo di intervento può essere effettuato da solo o contestualmente ad altre soluzioni chirurgiche, come, ad esempio, l’addominoplastica o la liposuzione o la rinoplastica.

Manila Nazzaro

Mastoplastica